Fermati ogni tanto. Fermati e lasciati prendere dal sentimento di meraviglia davanti al mondo.

Tiziano Terzani

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  • IL VISCHIO: TRA BIOLOGIA E MITOLOGIA

    Il vischio, conosciuto spesso solo come pianta augurale e portafortuna nel periodo natalizio e di capodanno, nonché pianta sotto la quale ci si bacia, è una pianta sempreverde emiparassita (cioè parassita solo in parte) che nasce e cresce sui rami di un’altra pianta, ai quali si attacca grazie a delle radici modificate chiamate “austori”. Assume una forma molto ramificata e globosa. In Italia ne esistono 3 specie: il Vischio comune (Viscum album), il Vischio quercino (Loranthus europaeus) che cresce sulle querce e il Vischio del Ginepro (Arceuthobium oxycedri) presente sui ginepri e che si trova solo in Toscana e nelle Marche. Il Vischio comune, Viscum album, cresce su molti alberi, soprattutto conifere, nella fascia montana fino ai 1200 metri di quota. Il nome del genere, Viscum, probabilmente deriva dal latino “viscidus” per il succo contenuto nelle bacche che è appiccicoso; mentre il nome della specie, album, si riferisce al colore […]

  • IL BOSCO INVERNALE

    Il freddo, il buio e le piante prive di fogliame fanno sembrare il bosco morto e immobile, ma è così solo a prima vista. Come si sa, le piante non muoiono d’inverno, ma anzi, adottano complesse strategie di sopravvivenza, tra cui il rallentamento delle loro funzioni vitali fino all’arrivo della bella stagione e l’aumento della concentrazione di zuccheri nella linfa per evitare il congelamento.  Le piante sono in grado di misurare la durata del giorno e della notte attraverso una sostanza chiamata Fitocromo. Inoltre, possono determinare la somma delle ore con temperature al di sotto di un certo grado (in genere + 7°C), per valutare la fine dell’inverno e la vicinanza della primavera. Dalla combinazione di queste due informazioni prende origine il processo di uscita dalla dormienza. Esistono alcune piante che non solo vegetano, ma addirittura fioriscono proprio in questi mesi freddi e uggiosi, donando al bosco macchie di colori […]

  • CERVO, DAINO O CAPRIOLO? PERCHE’ E’ VIETATO TOCCARE I CUCCIOLI?

    Gli ungulati sono mammiferi che appoggiano il proprio peso corporeo sulla punta delle dita e che hanno perciò sviluppato le unghie come degli zoccoli e rese adatte alla corsa e al salto. Cervo, daino, capriolo e cinghiale sono gli ungulati più diffusi in Italia. Mentre il cinghiale è ben conosciuto, sugli altri tre invece c’è ancora della confusione. Cervo, capriolo e daino appartengono alla famiglia dei Cervidi. Possiedono caratteri biologici e soprattutto morfologici molto differenti tra loro; la principale differenza consiste nelle dimensioni, infatti il cervo è di taglia molto più grossa rispetto al capriolo, mentre il daino è una via di mezzo. I palchi, comunemente ed erroneamente chiamati corna, sono la seconda grande differenza tra le tre specie. Quelli di cervo sono molto grandi e i più ramificati, quelli del daino sono a forma di pala, mentre quelli del capriolo sono piccoli e con al massimo tre punte. Cervo […]

Prossime escursioni

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Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il passero, il mare, il tuono, il grillo. O meglio, la natura è armonia. Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità.

Emily Dickinson